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Il cinema antropomorfico di Luchino Visconti
Per Visconti l’antropomorfismo filmico è dato dall’immagine dell’uomo
“umanamente sano” che conduce un’esistenza “viva” e “vera” grazie al
lavoro, nel quale realizza la propria identità in rapporto al contesto
sociale. Questi presupposti, teorizzati nel saggio Cinema antropomorfico
del 1943, saranno nucleo centrale della ricerca estetica
sull’antropomorfismo dei personaggi autenticamente umani e sani delle
prime opere, fino a quelli degli ultimi film resi patologici e disumani dalla
degenerazione dei processi psico-socio-antropologici. Questo studio rende
conto del valore universale dell’indagine di Visconti sulla complessità della
dialogica uomo-mondo, realizzando, come scrive Caterina D’Amico nella
sua introduzione al volume, «un’analisi più che esauriente, fertile di spunti
e di osservazioni brillanti, che costituisce un contributo originale e molto
stimolante in una controversia tuttora aperta».
L’affresco umano degli antieroi viscontiani
www.metionline.com
Teresa Biondi
Libro in brossura, illustrato
I edizione
formato
16,5x24 cm
pgg.
314
fotografie
120 col./bn
ISBN
9788864840123
anno
2016
genere
saggistica
stato
disponibile
prezzo
€ 26,00
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